cantina Centopassi, francesco Galante, sicilia, vino, placido rizzotto
09/08/2013
Amo la Sicilia! E' una di quelle terre che quando la ascolti ti emoziona fino a farti scendere lacrime di gratitudine. Una terra dove la bellezza è un trionfo di luci, suoni, brezze, profumi e mare. Amo la Sicilia e i siciliani. Li ho conosciuti ben prima di interessarmi di vino. Un mese di volontariato per i terremotati di Carlentini (SR) nel 1991 mi aveva rapito e stregato da quella gente. Operosa e riconoscente. Accogliente ed elegante anche nella sua sostanziale semplicità.
Non era la Sicilia che arrivava a noi dai media! Da quella terra infatti si levava l'odio e la profanazione dei giusti! La terribile stagione di sangue degli anni novanta. Una discrasia che ha sempre contraddistinto questa terra. La bellezza e la morte!
Dalle ceneri di tanto dolore la fiamma della vita e della speranza non si è mai spenta. Questo grazie anche a ragazzi e ragazze innamorati veri della Sicilia! Convinti assertori della giustizia e del valore dell'uomo.
Sabato scorso 6 novembre sono stato orgoglioso di fare parte del gruppo di Coordinatori della guida Vini Buoni d'Italia Touring Editore. E questo soprattutto per la scelta dei curatori, Mario Busso e Lugi Cremona, di dedicare il Premio Michele D'Innella alla Cantina Centopassi di San Giuseppe Jato. Un nome quest'ultimo che evoca la paura e il sangue rubato dagli uomini della mafia in quegli anni di terrore.
A ritirare il premio Francesco Galante che qui vediamo in foto. Un ragazzo della Cooperativa Placido Rizzotto che ha orgogliosamente ribadito il significato di iniziative come questa che hanno il valore della rinascita della speranza e della giustizia tra le genti e i giovani siciliani. Centopassi è anche la vittoria della vita sulla morte! L'affermarsi dell'amore sull'odio! Più concretamente la valorizzazione di terreni e proprietà per dare riscatto e lavoro a uomini e donne di Sicilia.
Ecco perchè non potevo non dare spazio a questi giovani coraggiosi. Per non dimenticare che la fiamma della vita in queste terre è ancora e sempre di più nelle mani di donne e uomini comuni che hanno scelto di andare contro, di andare oltre! Con la loro testimonianza sono da monito alle nuove generazioni. Non c'è pace per chi non ha rispetto dell'uomo e della sua terra madre.
Questo mio piccolo contributo è un ringraziamento sincero ai ragazzi di Centopassi. Si vive bene a questo mondo anche perchè esistono persono come loro!
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