Otto territori italiani raccontati a Vinitaly attraverso i loro vini.
12/04/2011
Otto territori italiani raccontati a Vinitaly attraverso i loro vini. Paolo Ianna Coordinatore per il Friuli e Bernardo Pasquali Coordinatore per il Veneto della Guida Vini Buoni d'Italia Touring Editore, hanno condotto la platea attraverso colline, montagne, ronchi, vulcani e pianori. Un viaggio attraverso luoghi di rara bellezza e vigne antiche. Storie di uomini con culture e tradizioni diverse. Stili e profili sensoriali del vino fortemente identitari.
Oasi Picolit 2009 -- Azienda Agricola Aquila del Torre
A Savorgnano del Torre in provincia di Udine si produce uno dei più buoni Picolit di tutta la denominazione. Noi lo abbiamo sempre conosciuto dolce e lo abbiamo amato per questo. Oggi Aquila del Torre lo produce secco! Si avete letto bene! Secco! Il vigneto che si trova circondato da un bosco si trova su di un'altura molto ben ventilata e adatta allaproduzione di questi grappoli acinellati dove sono rimasti ancora acini non fecondati e quindi piccolissimi. Qui la linfa non si disperde, si concentra nei pochi acini che rimangono e tutto ciò che ne deriva è un nettare ricco di zuccheri e componenti gliceriche e aromatiche. Secco il Picolit è una intrigante sensazione di frutta esotica dolce e di agrumi maturi. Una bella mineralità e una lunga persistenza al palato. E' un vino unico, raro, da provare. Da un vitigno autoctono per eccellenza in un territorio antico.
Lacrima di Morro d'Alba Superiore 2009 -- Stefano Mancinelli
Quante volte nei test enologici ci siamo cascati? Morro d'Alba? Si trova in Piemonte...Stefano Mancinelli è la prima cosa che ha precisato. Morro d'Alba è un bellissimo borgo marchigiano in provincia di Ancona, arroccato su un colle di crete rossicce che guarda il mare. Olivi e vigne ricoprono dolcemente il dolce promontorio. L'uva qui è la Lacrima. Un nome che indica la fragilità di quest'uva nel momento della maturazione. Tanto che se si attende troppo nella vendemmia gli acini si aprono e lasciano fuoriuscire tutto il loro succo prezioso. Stefano Mancinelli ne ha fatto un suo prodotto di punta e l'ha fatto conoscere anche oltreoceano. Il vino è frutto. Fragola, ciliegia, lampone, mora, prugna. Il tutto su una spezia molto penetrante di pepe e cannella dolce. Il tannino è vibrante ma per la sua giovinezza. La freschezza e la salinità pervadono il palato e allungano il frutto in una lunga persistenza. Una Lacrima gentile e di grande finezza.
Solitario di Leuta 2007 -- Azienda Agricola Leuta
A Cortona in provincia di Arezzo si trova la cantina nuova del giovane Denis Zeni, trentino di nascita, toscano di adozione. L'amore per la terra è una delle costanti che emergono dal progetto che sta consolidandosi nelle terre cortonesi. Il Sangiovese ne è una diretta conseguenza! Molto franco e tipico. Mantiene una certa rusticità del territorio ma il tutto in una composta eleganza del frutto e del tannino. È una sintesi della forza della terra e della gentilezza dell'uomo. Il Sangiovese di Leuta con la sua grazia accarezza il palato e lo riempie di essenze di erbe aromatiche e di frutta rossa ancora croccante. Nel finale compone una bella sensazione di mallo di noce.
Corin 170 Merlot 2007 -- Giovanni Ghirardo
Alonte è un piccolo paese sui Colli Berici occidentali in provincia di Vicenza. I suoi terreni sono ricchi di argille e rocce arenarie con stratificazioni calcaree. Sono terre ideali per questo vitigno internazionale che ha sposato queste terre oltre cento anni. Alonte rappresenta un cru dove il Corìn ne è una grande espressione interpretativa. Sul piccolo colle Corìn la parcella 170 di Merlot è vinificata in purezza. E qui offre emozioni nel bicchiere. Freschezza fruttata e spezia gentile sono le doti olfattive più intriganti. Ma è un vino dotato anche di ottima sapidità e acidità. Al palato emerge un tannino composito ma elegante. L'affinamento in bottiglia lo ha reso ancora più raffinato e rotondo. Aggraziato. Il finale è di amarene e frutta secca dolce. Consistente e gentile.
Bausk Merlot 2003 -- Luca Ricci
Luca Ricci parte sempre definendosi un matto! Noi lo amiamo per questo. Per essere una scheggia impazzita del panorama enologico veneto. In effetti uno che produce Merlot in piena zona Prosecco DOCG, con i tempi che corrono, contestualizza appieno il suo incipit! Eppure la sua è una passione che travalica la razionalità. Innamorato di St.-Emilion ha coltivato la passione per questo vitigno. Lo ha fatto coadiuvato da professionisti di spessore come l'enologo Bigolin. Qui a Collalto di Susegana ha creato una piccola oasi estrema del Merlot veneto. Un appezzamento di terreno dove la vigna è severamente controllata e dove le uniche uve che si raccolgono sono quelle che hanno superato molteplici diradamenti. Il 2003 è un Merlot di grande spessore olfattivo e aromatico. Ricco di frutto rosso maturo con una netta sensazione speziata. La vegetalità è un sottobosco gentile. La mineralità definisce valori floreali di rosa e violetta. Lungo e schietto. Elegante. Un tocco di velluto al palato. Ah, dimenticavo,...Bausk è il termine dialettale che si dava alla fascina di tralcetti che si raccoglievano e si legavano dopo la potatura.
Opera al Nero 2008 -- Azienda Agricola 12 Chiavi
A Paceco in provincia di Trapani Leo e Alessandra hanno legato la filosofia al territorio, l'alchimia al vino. Non pensate male...questo Nero d'Avola è straordinariamente puro e identitario! Proviene dalle colline argillose baciate dal sole di Sicilia. Illuminate dalla luce del cielo e del mare. Solcate dai venti caldi pomeridiani e dalle fresche brezze notturne. Questo Nero d'Avola in purezza si porta dietro i profumi della sua terra, le essenze della macchia mediterranea che si scompongono con le freschezze del frutto. È dotato di una bella acidità che ingentilisce tutte le componenti calde dell'alcool e allunga la persistenza della ciliegia che si fa amarena. Leo Accardo si fa interprete di una new generation di vignaioli siciliani che stanno elevando la qualità della vigna orgogliosi di un territorio mitico.
Barbaresco Canova 2007 -- Azienda Agricola Tenuta San Mauro
Le dolci colline delle Langhe lasciano sempre emozionati. Sono panorami gentili che nascondono terre antiche ed austere. Bianchi scogli di calcare e argille arenarie che raccontano di antichi fondali marini. Qui le uve del Nebbiolo hanno trovato un habitat ideale alla loro espressione massima. Tenuta San Mauro è una giovane realtà che sta interpretando con grande finezza ed eleganza le uve di questo territorio prestigioso. Semplicità che si fa identità pura nel bicchiere. Sottile vibrazione del tannino che accompagna dolcemente un frutto sincero e delicatamente speziato. Una piacevole sorpresa per un prodotto che conquista per la forza identitaria e la sua sostanziale territorialità. Un Barbaresco con grandi doti di affinamento.
Amarone della Valpolicella Classico 2006 -- Terre di Leone
A Marano di Valpolicella da qualche anno si sta imponendo una nuova espeerienza di vita e di vigna. È quella di Chiara e Federico. Le terre di nonno Leone sono oggi diventate il sogno realizzato di due giovani che intendevano tornare alla terra madre. Terre di Leone interpreta una nuova visione della Valpolicella Classica, meno tradizionale ma sincera. Rispettosa del grande valore della viticoltura di queste terre antiche. L'Amarone 2006 è sostanziale. Piacevolmente fruttato e tipicamente maranese con una ciliegia croccante che al naso è accompagnata da intriganti sensazioni floreali. Delicatamente speziato è dotato di una bella consistenza e di una bella freschezza strutturale. Tannini dolci e netti idonei a lughi affinamenti. Tra le marogne del vigneto che solca i tufi vulcanici del Monte Castel le radici penetrano terreni fortemente minerali che offrono al vino eleganza e consistenza.