Borgogna patrimonio mondiale dell'UNESCO?

Borgogna patrimonio mondiale dell'UNESCO?

A mio avviso chi ama il vino non può non amare la Borgogna! 

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11/01/2012

A mio avviso chi ama il vino non può non amare la Borgogna! Una volta nella vita vale veramente la pena visitarla, per capire cos'è il vino in Francia e soprattutto scoprire l'essenza dell'enologia europea. Qui i secoli hanno forgiato i terreni su cui oggi si trovano tra i più grandi Pinot Noir al mondo. Qui, dopo la dominazione dell'Impero Romano, la vigna è stata letteralmente ripensata dai monaci cluniacensi e cistercensi. I clos sono ancora testimoni di quei tempi anche se la furia rivoluzionaria settecentesca ha cercato in tutti i modi di far scomparire quella storia.

Un vigneto omogeneo e ricco di armonie paesaggistiche che lo rende unico al mondo. Vigneti che sono diventati miti. Piccoli paesini, village come dicono loro, diventati icone dell'enologia mondiale.

Saranno le due città di Beaune e Nuits -- St -- George quelle che seguiranno da vicino le procedure per il riconoscimento. Si tratta di un periodo che si prevede almeno di 5 anni.  Sono implicati nel progetto i comuni di Beaune, Dijon, il Consiglio Regionale, il Consiglio Generale della Cote d'Or e l'Interprofession des vin de Bourgogne.

Il titolo del progetto sarà "paysage culturel vivant", paesaggio culturale vivente. Già St -- Emilion ricevette nel 1999 l'accezione di Patrimonio dell'Unesco. Per la Francia un altro straordinario tassello al valore del vigneto e dei suoi vignerons.

Bernardo Pasquali

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