Il Recioto di Soave o, meglio, uno dei più grandi recioti a mio avviso della denominazione.
18/08/2013
Chi conosce Marco sa che non è uno che si presta molto facilmente all'autocelebrazione. La sua modestia è la sua forza e il suo realismo la nostra garanzia! Di lui avevo già scritto qualche tempo fa in questo sito. Ma volevo soffermarmi su un prodotto che avevo già sentito alcuni mesi fa e che ho potuto apprezzare durante Vinitaly. Il Recioto di Soave o, meglio, uno dei più grandi recioti a mio avviso della denominazione. Non esagero... Ed una conferma ancora più importante del valore degli appassimenti con le reti. Chi mi conosce sa che ho un debole per il Recioto Le Sponde di Alberto Coffele. Una geniale interpretazione della Garganega appassita in perfetto stile Barsac. Non una innaturale testimonianza enologica ma una delle tante proprietà di quest'uva così versatile che sa cogliere le opportunità degli ambienti in cui viene sottoposta ad appassimento. Tra le colline di Castelcerino, disposta sulle reti, trova l'infavamento naturale della Botrytis e acquista un valore aggiunto eccezionale da un punto di vista aromatico e di eleganza.
Nell'Illasi Shire invece si trova questa bellissima testimonianza di un giovane appassionato ancora convinto assertore del valore delle uve bianche in un contesto sempre più allineato alla grande Valpolicella di queste terre. Anche Marco appassisce le uve sulle reti e questa pratica fa si che naturalmente siano disposte meglio all'integrale disidratazione degli acini. La valle di Illasi si innalza rapidamente verso i Monti Lessini e raggiunge già nel paese di Illasi un'altitudine di crica 200 metri. Ce ne accorgiamo guardando verso valle nelle giornate più nitide dove all'orizzonte si osservano i contorni degli Appennini. Qui le fresche brezze provenienti da nord sono sempre presenti anche se si accentuano a partire dal tramonto e all'alba. Le prime scendono da nord le seconde salgono dalla pianura per inversione termica. Questo scambio termico notevole fa si che le uve poste ad appassire sulle reti siano sempre particolarmente asciutte. La disposizione della cantina a "vela" sulla valle coglie totalmente il valore di questi passaggi di ventilazione naturale. E' la situazione ottimale per la produzione di Botrytis cinerea o muffa nobile che riesce a passare da epifitica ad endofitica e quindi penetrare le bucce e attivare tutti i processi biochimici metabolici derivanti dalla sua duplicazione. Gli acini diventano via via sempre più scuri raggrinzendo. Se si masticano, al palato sprigionano una carica aromatica straordinaria, che poi ritroveremo nel vino finale.
Il Recioto di Soave di Marco è un nettare di Garganega con la tessitura sottile ed elegante delle note tipiche della Botrytis, una maggiore concentrazione glicerica che innalza la sensazione vellutata e accarezza il palato con note di frutta tropicale e albicocca ancora croccante. Una lunga persistenza con note di arachide e croccante di mandorle. Un Recioto emozionante che evolve delicatamente ma insistentemente nel bicchiere elargendo sempre nuove sensazioni anche floreali e balsamiche.
Marco va fiero di questo Recioto di Soave 2009. Peccato che non ce ne sia molto e quindi per i grandi appassionati di questo straordinario vino dolce italiano vale la pena farsi sotto!
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Cantina Marco Mosconi: www.marcomosconi.it
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