Il cetriolo è senza dubbio il re delle insalatone e dei piatti freschi consumati soprattutto d’estate. Grazie alla quasi totale assenza di apporto calorico (13 kcal per 100 grammi di prodotto), questo ortaggio appartenente alla famiglia delle cucurbitacee si presta benissimo per diete e alimentazioni controllate.
Composto per il 96 per cento da acqua, per il 2 per cento da carboidrati e per il resto da sali minerali quali potassio, calcio, fosforo e sodio,
il cetriolo presenta a volte delle fastidiose controindicazioni legate alla digestione. Non tutte le persone, infatti, riescono ad assimilarlo con semplicità, specie i bambini, ma sul mercato esiste una varietà che è facilmente tollerabile anche da parte dei più piccoli.
Il cetriolo di origine giapponese Tasty Green, questo il nome della varietà “ad alta digeribilità”, è un frutto allungato di colore verde scuro con piccole spine superficiali. La lunghezza raggiunge i 30/40 centimetri e il diametro non supera i 4 centimetri. Il suo carattere “burpless” azzera il rischio di intolleranze e lo rende disponibile anche ai palati più fini.
Come dicevamo
il cetriolo, si consuma soprattutto crudo: grattugiato o tagliato a fette o dadini, può essere condito con vinaigrette, yogurt o essere farcito con i frutti di mare.
Viene apprezzato in tavola anche cotto, come le zucchine: può essere utilizzato, ad esempio, per preparare saporite minestre o per accompagnare carni e pesci in umido o al gratin. Per i salutisti o le persone in regime di dieta,
il cetriolo ridotto in purea può sostituire per tre quarti l’olio di una vinaigrette, permettendo una sensibile riduzione delle calorie.
Uscendo da un ambito prettamente culinario, è bene ricordare le proprietà estetiche del
cetriolo che già dal Cinquecento in Italia veniva apprezzato come cosmetico anti-age: applicato sulla pelle contribuisce ad ammorbidirla e a renderla più elastica e il suo succo è consigliato dopo una intensa esposizione solare.
