Chi si occupa di agricoltura, oggi più che mai, ha di che essere felice. Stiamo parlando sul serio. Proprio in questo momento, in cui l’economia risulta essere stagnante (per utilizzare un eufemismo) in molti comparti, è stato approvato un decreto legge ribattezzato “Campolibero”, già passato in Senato lo scorso luglio, che ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il settore primario.
Un’azione incisiva, che si traduce in un pacchetto di provvedimenti seri e mirati, nata dal lavoro congiunto di Ministero e Commissione Agricoltura del Senato al fine di introdurre importanti novità nell’agroalimentare in termini di semplificazione, ma anche di sostegno all’occupazione, ai giovani, all’impresa e all’innovazione.
Detrazioni per affitti dei terreni, incentivi sulle assunzioni, deduzioni Irap per i lavoratori assunti, semplificazione dei registri, regolamentazione sugli OGM, controlli di qualità sulle filiere e crediti d’imposta, dicevamo, sull’innovazione d’impresa.
Proprio da quest’ultimo ambito arrivano alcune misure lungimiranti. Tra i provvedimenti di Campolibero previsti per l’Innovazione d’Impresa, vi è, appunto, un credito d'imposta per l'e-commerce (commercio digitale) di prodotti agroalimentari al 40% degli investimenti complessivi e fino a un tetto di 50mila euro. Il che significa che, per la prima volta, anche le aziende agricole potranno investire seriamente, e con un piano di sviluppo pluriennale, nel mondo digitale.
Il commercio elettronico, sempre di più, offre opportunità straordinarie alle aziende, in maniera trasversale, e da servizio surrogato e apparentemente secondario, sta assumendo con forza, giorno dopo giorno, un ruolo attivo e complementare nell’attività di gestione e di crescita aziendale.
Seguiranno nei prossimi giorni altre notizie e aggiornamenti qui sul blog di Acino Parlante che vi potranno illustrare modalità e opportunità legate all’e-commerce.