La vendemmia del 2014 sarà una delle più difficili degli ultimi decenni. Tutto starà nella bravura del vignaiolo!
28/08/2014
Un’annata così fresca non si ricorda. Lo sanno tutti quelli che hanno prenotato le vacanze nel periodo estivo e lo sanno ancor di più gli agricoltori. Per quanto riguarda i viticoltori la situazione non è certo la migliore. Una situazione che sta colpendo in maniera abbastanza omogenea tutto il territorio nazionale, con particolare gravità il Nord Italia. Le forti e prolungate piogge di luglio e agosto hanno compromesso, in alcuni casi, la raccolta delle uve più precoci come ad esempio il Pinot Grigio, che ha manifestato gravi perdite per la presenza di infezioni estese di Botrytis cinerea. Ma nemmeno altre uve come gli Chardonnay sono state risparmiate. Chi fa convenzionale ha dovuto gestire i trattamenti fitosanitari con grandi difficoltà perché è stato difficile trovare giornate consecutive senza pioggia. Per chi lavora in regime biologico praticamente ha dovuto piantare casa in vigna per controllare minuto dopo minuto l’insorgenza di infezioni e l’eliminazione fisica dei grappoli più a rischio. Un lavoro quindi dove l’uomo questa volta si vedrà in maniera sostanziale. Se dovessimo paragrafare la vendemmia 2014 con un termine potremo definirla la vendemmia della cernita. Per chi come me vive nella provincia italiana a più alta densità di appassimento delle uve, sa che la raccolta e la cernita per il deposito in cassetta dei grappoli sarà difficile e minuzioso. Scegliere i grappoli più sani. Tra gli altri cernire con cura ogni singolo acino per eliminare qualsiasi sospetta infezione botritica o da altri funghi. Oggi in Cantina Valpolicella di Negrar il dott.Luca Bissoli, produttore anche lui di uve in regime bio, confermava come quest’anno la scelta della manodopera sarà fondamentale e particolarmente selezionata. Infatti serve una grande professionalità tra i vendemmiatori per depositare in cassetta solo il meglio e sano. Ogni piccola svista potrebbe creare seri problemi durante i periodi di appassimento nei fruttai. Fruttai che, se non cambia l’andamento climatico, diventeranno per forza di cose sistemi chiusi a gestione artificiale con ventole e deumidificatori. Ma la speranza è che il sole possa asciugare le fresche brezze dei Monti Lessini affinchè possano infiltrarsi tra gli acini solo con la forza della natura.
PS. Per capire cos’è la cernite degli acini dei grappoli di Corvina in Valpolicella vi invito a guardare Chiara della Cantina di Terre di Leone in un video realizzato durante la vendemmia 2010 tra le vigne alle pendici del monte Sant’Urbano a Marano di Valpolicella.