In Valpolicella le Tenute Ugolini non produrranno Amarone 2014. Coraggio e lealtà verso un grande vino italiano e il suo consumatore.
04/09/2014
Anche oggi piove sulle colline veronesi…Marinella Camerani, vignaiola eclettica di Corte Sant’Alda, ha pubblicato sul suo sito “…iniziamo questa difficile vendemmia…sperando che non piova!”. Ormai questo 2014 sta diventando un incubo per le cantine del nord Italia. In Friuli, sul Collio, le uve bianche stanno risentendo fortemente di fenomeni di indebolimento della buccia e di attacchi random di botrite. Tra le vigne di Skok si registrano acidità totali pari a 17 g/l!! Valori pazzeschi che esulano da qualsiasi valore mai raggiunto secondo i contadini del luogo. Ebbene in tutto questo cosa possono fare i produttori? Lavorare bene in vigna, curare le vigne e le uve nel vero senso della parola.
Qui nel veronese, dove si producono i grandi Valpolicella, c’è chi ha suggerito di non produrre Amarone in quanto la materia prima non ha le caratteristiche qualitative per un grande vino quale deve essere. Si spera che settembre possa offrire ancora qualche giorno di sole, di quello serio. Eppure qui tutto sembra volgere ormai verso un triste epilogo autunnale. Oggi mi è arrivato il seguente comunicato stampa da parte di una cantina della Valpolicella Classica. Un’azienda da annoverare in quelle cosiddette “nuove” anche se la famiglia è storica tra queste terre. Ho voluto dare spaio a questa notizia perché fa riflettere. Si legge: “Non ci sono le condizioni per fare un vino di qualità. Tenute Ugolini rinuncia all’Amarone”. Quello che sorprende è l’inciso successivo che io condivido in pieno: “Paradossalmente, questa vendemmia così negativa potrebbe trasformarsi in una occasione unica per la nostra denominazione: far capire al mondo che in Valpolicella siamo gente seria, capace di rinunciare a produrre un vino importante per la nostra economia come l’Amarone perchè non sussistono le condizioni necessarie per farlo all’altezza della sua fama”. E’ una dichiarazione del titolare delle tenute, Giambattista Ugolini, proprietario di 22 ettari tra le colline di Fumane, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio della Valpolicella. Giambattista è ancora più esplicito e spiega le cause della sua decisione così sofferta. “I fattori negativi della vendemmia 2014 sono molteplici - spiega il produttore di Fumane - Per citarne solo uno, la buccia delle uve è di una fragilità che io personalmente in vent’anni non ho mai visto. Stanti così le cose, non credo che quest’anno gli appassimenti potranno spingersi oltre i 30-40 giorni, e noi sappiamo che per l’Amarone solitamente bisogna arrivare a 100-120 giorni”. Non produrre Amarone significa anche non poter produrre Ripasso e quindi la scelta provocherà, a cascata, una serie di perdite economiche impreviste molto serie. Tutto ciò però a tutela del consumatore. E’ per questo che questa decisione, nella sua drammaticità, va plaudita e presa ad esempio. Ce ne saranno altri che faranno la stessa scelta? Non è facile arrivare a tanto, lo comprendiamo…Riguardo le tenute Ugolini, sig.Giambattista, capitano coraggioso, lei ha tutta la nostra stima e l’attenzione del pubblico di questo spazio internet.
P.S. metti un like sulla pagina Facebook delle Tenute Ugolini, è il modo internettiano più semplice per dire a Giambattista, apprezziamo il tuo coraggio e la considerazione che hai per chi beve il tuo vino!