Prossima fermata, Spergola

Prossima fermata, Spergola

Il privilegio di bere lo stesso vino della Granduchessa di Toscana

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08/07/2017

A.D. 1580: “Il buon vino di Scandiano, fresco e frizzante”. Così la Granduchessa di Toscana, Bianca Cappello annotava sul suo taccuino di viaggio. Le stesse parole riscrivo io appena Romano Biolzi, nella sede della cantina Casali Viticultori a Pratissolo, mi fa assaggiare il Ca' Besina - Spumante Metodo Classico Millesimato 2010.

Per anni creduto una sottovarietà del Sauvignon Blanc, finalmente nel 2004 l'Università di Bologna ne isola il gene permettendo la rinascita del vitigno autoctono scandianese: la Spergola.

Lo “Champagnino” come veniva chiamato il vino spumante ottenuto 100% da queste uve, ha pian piano recuperato autostima grazie anche all'impegno de “La Compagnia della Spergola” che vede unite le maggiori cantine produttrici (tra cui Casali Viticultori) con l'obiettivo di valorizzare, attraverso questo vino, un territorio e le sue genti.

La depauperizzazione della manodopera contadina a favore dell'industria non aiutò certo la conservazione dei vitigni autoctoni italiani e tale sorte spettò anche alla Spergola che venne per anni  deportata in treni diretti verso il nord Italia dove veniva svenduta come semplice base spumante. Come è capitato ad altri vitigni locali la cui conoscenza è relegata all'ambito popolare, anche la Spergola rischiò l'estinzione a favore di attività più redditizie come quella ceramica che nel dopoguerra prosperava nel territorio scandianese.

Oggi, come mi spiega Luca D'Attoma che ho contattato in qualità di enologo esperto di questo vitigno, c'è un ritorno all'identità territoriale attraverso il quale la Spergola riesce ad esprimersi al massimo essendo un'uva molto versatile adatta alle diverse 

tipologie di vino: tranquillo, frizzante, spumante e passito. Ma è nella sua versione spumante Metodo Classico che raggiunge, secondo me, il meglio di sé, anche perché nella bottiglia di Ca' Besina che degusto c'è lo zampino di Luca. Sperimentatore e libero da schemi preconcetti, Luca D'Attoma riesce a trasmettere la sua personalità a ogni annata, rispettando la Spergola e il suo terreno che mi spiega essere povero d'acqua ma ricco di minerali e di gesso proprio come quello del podere Ca' Besina (la vigna più prestigiosa per la coltivazione della Spergola della Casali Viticultori).

Il vino che ne deriva, il Ca' Besina Metodo Classico Millesimato 2010 con ben 5 anni sui lieviti, è delicato all'olfatto con i suoi sentori floreali e di mela verde, mentre al palato rivela una spiccata sapidità e un'acidità sostenuta. In abbinamento al caviale, vorrei farlo degustare a tutti gli amanti di Champagne e vi assicuro che ne resterebbero meravigliati!

Grazie alle persone che hanno investito e creduto negli anni in questo vitigno autoctono, oggi posso bere un vino prodotto dalle stesse uve con cui brindava la Granduchessa di Toscana. Che privilegio!

Monica Maretti