2009 di grandi soddisfazioni per l'azienda etnea di Girolamo Russo

2009 di grandi soddisfazioni per l'azienda etnea di Girolamo Russo

Acino Parlante

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16/11/2009

Decisamente un 2009 da ricordare per l’azienda Girolamo Russo, bella realtà vinicola di Passopisciaro, paese che si arrocca sulle pendici dell’Etna. I maggiori esperti dell’enologia italiana, infatti, hanno tributato un bel numero di riconoscimenti a Giuseppe Russo, titolare dell’azienda, che ha fatto di questa passione per la viticoltura una scommessa di vita. Giuseppe, infatti, nasce come letterato e musicista, ma all’inizio del Duemila prende in mano le redini dell’azienda di famiglia e decide di esaltare la vocazione naturale della sua terra per la produzione di vini di qualità.
 
La precisione ed il ritmo che sono parte della sua formazione dettano i tempi nella vigna così che il lavoro diventa sempre più orientato al prodotto finale che Giuseppe ha nella sua mente.
 
«Indubbiamente – spiega Giuseppe – fin dall’inizio ho pensato che da questa terra potessero uscire prodotti di buona qualità e fin da subito mi sono posto questo obiettivo. Grazie alla collaborazione con l’enologo Emiliano Falsini - un amico che crede fortemente nel mio progetto, prima che un consulente – abbiamo lavorato per cercare di ottenere vini che parlassero dell’Etna e della sua terra. I riconoscimenti di quest’anno mi rendono molto felice, ma sono soprattutto uno stimolo per proseguire in questo percorso».
 
Emiliano FalsiniLa passione di questo giovane vignaiolo e l’impegno è stato premiato dai giornalisti esperti del settore che si sono trovati concordi nell’attribuire ai vini riconoscimenti importanti.
 
Dei tre vini prodotto – i due cru Feudo, San Lorenzo e il “base” ’A Rina – spicca il primo che ha ottenuto i Tre bicchieri del Gambero rosso e l’eccellenza della guida dell’Espresso e la corona della Guida Vini buoni d’Italia del Touring club. Il San Lorenzo, invece, si è aggiudicato le Tre stelle ottenendo 93 punti da Veronelli. Insomma un’equa divisione tra due eccellenze mentre non è possibile dimenticarsi neanche del ‘A Rina che è stato valutato positivamente da tutti gli esperti.
 
«Non posso che dirmi soddisfatto complessivamente – sottolinea ancora Giuseppe Russo, vincendo la sua proverbiale riservatezza – poiché questi attestati di stima al mio lavoro e a quello di tutte le persone che lavorano con me sono decisamente un riconoscimento all’impegno che abbiamo messo quotidianamente nella produzione dei nostri vini e una comprensione del messaggio che vogliamo dare attraverso le nostre bottiglie.  Sono anche consapevole che sia necessario partire da questi risultati per fare ancora meglio e non adagiarsi».

 

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