Bravi Rubinelli! Di aziende in Valpolicella ultimamente ne sono nate tante. Molti hanno deciso che imbottigliare fosse un passo determinante per la crescita della propria azienda e ci hanno provato. A Vajol Renzo e Alberto lo stanno facendo con ottimi risultati!
Sono partiti con il piede giusto ma, forse, è la terra che hanno sotto i piedi quella che non ha mai sbagliato! Siamo vicini a San Floriano, una piccola e gentile valletta che sale dalla chiassosa provinciale e silenziosamente si incunea tra le vigne e gli olivi che salgono verso la collina. Una piccola arena dolce dove si erge la bellissima antica Corte Sant'Anna. Un casale tipico veronese delle terre della Valpolicella elegantemente ristrutturato dalla famiglia.
I Rubinelli sono nipoti di un grande personaggio veronese, ing.Gaetano Rubinelli, che ha incastonato il suo nome nella storia industriale scaligera avendo progettato la diga del Chievo che conteneva le acque per produrre energia nei primi del novecento per tutte le industrie del capoluogo. Da quel progetto si concretizza il sogno! Quello di comprare una proprietà nella Valpolicella classica per iniziare a produrre uva e vino. Quella, probabilmente, di vivere una vita di bellezza dove anche il paesaggio potesse emozionare l'uomo.
Da qui parte un'avventura che accompagna la famiglia, con la seconda generazione rappresentata dall'ing.Giorgio Rubinelli e per finire Alberto e Renzo, la terza. Qui le uve sono sempre state di pregio e hanno rifornito le migliori aziende della Valpolicella. Il Vajol in particolare è entrato a far parte della massa di prestigiose etichette. Tutto questo è continuato fino al 2006 quando finalmente si è deciso di dare senso all'idea di nonno Gaetano. Trasformare un sogno in una realtà in bottiglia con il marchio che l'avrebbe sempre dovuta rappresentare.
Non è stata un'idea facile racconta Alberto, soprattutto perché la loro vita ormai aveva preso altre direzioni professionali. Eppure l'amore per quelle terre, l'attrazione generazionale, la consapevolezza di fare parte di un sogno nato un secolo prima, hanno infuso coraggio e spregiudicatezza ai fratelli che hanno deciso di investire su quelle terre e quelle uve con il proprio nome.
Nasce così il cru Vajol. Prende forma un progetto enologico semplice ma di prestigio dove sono due le etichette prodotte. Il Valpolicella Superiore DOC e l'Amarone DOC. Etichetta semplice che esalta il cru e immagine efficace. Un sito d'effetto, emozionale, di ottimo impatto visivo. Una dedica speciale alla Valpolicella, quella più dolce e gentile.
Gli ettari di proprietà sono 12 e risalgono la valletta del Vajol a partire da circa 150 metri fino ad arrivare, nella parte più a nord, a lambire i comuni di Marano di valpolicella e Fumane a circa 300 metri. Sono piantate vigne tipiche della Valpolicella, Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara, Oseleta e Croatina. In particolare queste ultime sono allevate a guyot ma circa un 40% delle vigne di proprietà sono a spalliera e quindi i Rubinelli, con poche altre realtà della classica, rappresentano anche un'avanguardia su questo fronte.
L'esposizione dei vigneti più a nord è sud -- sud est e questo agevola certamente la qualità maturativa delle uve, inoltre la strettezza della valle favorisce le ventilazioni da nord, dai monti lessini, e lo scambio termico notte giorno. Alberto mi racconta di quante prove siano state fatte in corso di potatura per scegliere la migliore posizione dei tralci per agevolare la maturazione delle uve e la loro concentrazione linfatica per ottenere una maggiore concentrazione estrattiva di principi aromatici e cromatici. L'approccio alle vigne è diventato dunque quello di figlie per un padre apprensivo...
La cantina sta prendendo forma. Attualmente si avvalgono per la vinificazione di spazi esterni alla proprietà ma l'affinamento è prodotto nelle botti e nei tonon sotto la nuova realtà di Corte Sant'Anna. Per il prossimo millesimo sarà pronta una struttura nuova invece tutta quanta unita al corpo centrale della cantina. I Rubinelli non usano barriques...sono lo botti da 50 hl. Questo nei loro vini si sente eccome. Uno stile che riprende le tecniche antiche della Valpolicella con i legni grandi che cercavano in tutti i modi di salvaguardare l'essenza del frutto e della freschezza di questi territori.
Gli appassimenti sono naturali e si sono studiate tecniche di ventilazione attraverso la costruzione di un fruttaio orientato nella valletta che potesse prendere la ventilazione e distribuirla su tutta la superficie della sala di appassimento. Gli appassimenti seguono le stagionalità, non hanno un periodo ben definito. Il 2009 ad esempio non ha permesso lunghi periodi di stazionamento in fruttaio per il grado elevato di zuccheri già raggiunto in pianta durante la maturazione.
I vini di Renzo e Alberto sono già posizionati in molte carte prestigiose della ristorazione veronese. Giancarlo Perbellini ne è un estimatore. Ma già molti altri sono i nomi della ristorazione di qualità che apprezzano il prodotto. I fratelli Rubinelli girano i locali con i loro vini e portano la loro immagine...forse il modo migliore per lasciare un segno nelle enoteche e nei locali. Una tecnica che evidenzia il dinamismo e la soddisfazione consapevole del proprio prodotto.
Ed ecco i vini:
Valpolicella Classico Superiore DOC 2006
Nello stile Rubinelli non si vuole per niente stupire il consumatore con la potenza e la forza. È la gentilezza del frutto, la suadenza dei tannini e la freschezza minerale che colpisce. Un vino che affianca autorevolmente piatti anche elaborati ma senza mai sovrastarne la purezza. Tipicamente classico con una vena di "Maranesità"...passatemi il termine. Con la sua delicata marasca ancora croccante e leggermente acerba ma una bella linearità tannica, sottile, fendente e mai ruvida. Vino schietto che riprende l'essenza della Valpolicella. Spezia fine di pepe bianco e leggera sensazione terziaria balsamica. Non cercate qui l'eloquenza del tannino...cercate invece l'intrigante vena del sale marino e la delicatezza dell'amarena.
Amarone della Valpolicella Classico DOC 2006
Piace il frutto deciso e nettamente di ciliegia amarena. La spezia è calda e dolce. Vino denso ma allo stesso tempo elegante nel tannino rotondo. Una bella sorpresa lo scorso luglio in degustazione per la Guida Vini Buoni d'Italia che si mantiene anche dopo circa sette mesi. Una variazione in particolare. La speziatura di pepe a dir poco didattica. Anche qui un Amarone d'essenzialità! Non si cerca la voluttuosità delle sensazioni più dolci ma la schiettezza del frutto rosso. Una bella sapidità regge la struttura e rende persistente il finale ammandorlato. Parla Marano ma anche Fumane con la sua freschezza e mineralità che estendono la florealità e la piacevolezza gustativa e olfattiva.
Ah non perdetevi la bellezza del nuovo sito www.rubinellivajol.it