Caponatina

Caponatina


Se siete appassionati di Camilleri e del suo Commissario Montalbano, allora saprete che nel suo frigo la “Caponatina” dell'Adelina non manca mai: melanzane, cipolle, capperi, sedano, olive, aceto e un tocco di zucchero: deliziosa! 

Dosi per 4 persone

Ingrediente Q.tà Note

aceto bianco

 mezzo bicchiere

 

capperi sotto sale

 100 g

 

Cipolle

 2

 affettate finemente

Melanzane

 3

 a dadini

Olio extravergine d'oliva

 

 

olive verdi

 150 g

 denocciolate

Pomodori

 3

 maturi

Sale

 

 

Sedano

 2 cuori

 a pezzettini

Zucchero

 2 cucchiai

 

Tipologia piatto: per celiaci, per vegetariani, per vegani
Tempo di preparazione: 60 minuti ( compreso del tempo di cottura : 0 minuti )
Difficoltà: media
Costo indicativo: medio
Preparazione:

Prima di tutto fai bollire l’acqua in una pentola  e sbollenta i pomodori, lasciali per un minuto e poi toglili dall’acqua e elimina le pelle e i semini.

Taglia a pezzetti le melanzane e friggile in abbondante olio evo, mescolando di tanto in tanto.

Nel  frattempo prepara le cipolle affettate fine e mettile a soffriggere in un po’ di olio evo insieme con i cuori di sedano sempre a pezzetti.

Aggiungi quindi i capperi sotto sale,  precedentemente lavati, e le olive snocciolate.

Quando il tutto è  ben rosolato, aggiungi i pomodori a pezzetti  e lascia cuocere per circa 15 minuti.

Trascorso questo tempo, aggiungi le melanzane fritte a questo sughetto, regola di sale, unisci l’aceto e lo zucchero e lascia cuocere per circa 15-20 minuti, finché il tutto non sarà ben amalgamato.

La caponata è buonissima soprattutto a temperatura ambiente ed  il giorno successivo il gusto è ancora più intrigante.

Consigli:
Curiosità:

" ... Appena aperto il frigorifero, la vide. La caponatina! Sciavuròsa, colorita, abbondante, riempiva un piatto funnùto, una porzione per almeno quattro pirsone. Erano mesi che la cammarera Adelina non gliela faceva trovare. Il pane, nel sacco di plastica, era fresco, accattato nella matinata. Naturali, spontanee, gli acchianarono in bocca le note della marcia trionfale dell'Aida. Canticchiando raprì la porta finestra dopo aver addrumato la luce nella verandina. Si, la notte era frisca, ma avrebbe consentito la mangiata all'aperto. Conzò il tavolinetto. Portò fora il piatto, il vino e il pane e s'assittò..." (Camilleri A., La gita a Tindari, Sellerio, Palermo, p.192)

Stagione preferibile: estate
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Servire: freddo

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Luisa e Marco