Curiosità:
C’è chi lo confonde con il “riso alla pilota”, chi lo prepara con la salsiccia o con il tastasàl (l’impasto di maiale con cui si preparano i salami), chi non accetta che tra gli ingredienti ci sia una generosa presenza di cannella oppure lo prepara utilizzando la tecnica di cottura dei comuni risotti. Insomma il risotto all’Isolana è un piatto tribolato e spesso incompreso.
A mettere tutti d’accordo è il momento dell’assaggio: è difficile trovare qualcuno che resista al suo sapore e che sappia rifiutarne un secondo piatto.
Eppure esiste la ricetta originale e “certificata” del risotto all’Isolana che ne definisce ingredienti e modalità di cottura. L’originale della ricetta è depositata presso il Comune di Isola della Scala ed è riconosciuta dall’”Associazione cuochi risottari Cav. Pietro Secchiati” che raggruppa i cuochi della zona, chiamiamoli gli “adepti” del Cav. Secchiati, l’autore della ricetta scritta nel 1967.
Tra le particolarità di questa ricetta c’è il metodo di cottura che si avvicina molto alla tecnica “pilaf”, con la differenza che non è cotto nel forno, ma sul fornello.
Obbligatorio è anche l’uso del riso “Semifino Vialone Nano Veronese”, un riso ampiamente coltivato nella bassa veronese e che ha ottenuto nel 1996 il marchio europeo IGP (Indicazione Geografica Protetta), primo riso in assoluto in Europa e unico in Italia a potersi fregiare di questo riconoscimento a tutela della qualità.
La presenza del Vialone nano va oltre il pur importante aspetto organolettico: c’è l’aspetto storico e culturale rappresentato dalla coltivazione di questa specie che proprio nell’area di Isola della Scala trova il suo habitat naturale più adatto a ottenere risultati qualitativi straordinari. La tradizione legata a questo riso si concretizza ogni anno con l’attesissima “Fiera del riso” un evento di livello internazionale. La fiera rappresenta lo spartiacque tra l’estate e l’autunno ed è un appuntamento che richiama centinaia di migliaia di visitatori capaci di divorare i 350.000 risotti preparati durante le 4 settimane di fiera.